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Un percorso formativo per gli operatori della filiera: si ridisegna il futuro della pesca siciliana

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Organizzato dal Coordinamento Filiera Ittica Mazara, si è svolto, nella “sala delle bandiere” del Distretto della Pesca e Crescita Blu, l’incontro sul tema “Un nuovo modello di sviluppo: i bisogni formativi della filiera ittica”.

E’ stata un’occasione di confronto fra i rappresentanti regionali del settore della formazione, le associazioni e i componenti della Filiera Ittica, dettata dalla necessità di sviluppare progetti di formazione e di qualificazione del personale delle aziende ittiche, trasformazione e valorizzazione del pescato, attraverso corsi di formazione, da svolgere sia a bordo sia a terra, al fine di acquisire la certificazione di competenze specifiche riconosciute a livello europeo; in altre parole è stato stabilito un percorso di bisogni formativi per accrescere la professionalità nel settore: dalla sicurezza sulla lavoro, alla conoscenza delle normative U.E e degli Stati rivieraschi.

E’ intervenuto l’Assessore alla Formazione Professionale della Regione Sicilia, on. Bruno Marziano, il quale ha sottolineato: “qualsiasi competenza deve essere riconosciuta come valida all’interno del sistema Europa. Per questo, a partire da settembre, la Regione Sicilia istituirà il “Catalogo delle competenze”, un registro che permetterà di far riconoscere a livello europeo le competenze dei lavoratori del comparto pesca sia a livello formale, ovvero quelle competenze acquisite grazie agli studi, sia a livello non formale, cioè quelle competenze specifiche acquisite grazie alla propria esperienza di vita. Ad apparire morta –ha avvertito Marziano- non è la professione ma una modalità di svolgere quella professione. Bisogna dunque prima individuare la patologia e poi le cure. Sono pronto a raccogliere i bisogni formativi degli operatori”.

Ad accompagnare l’assessore Marziano il dott. Giuseppe Giudice dirigente del Dipartimento Istruzione e Formazione professionale: “per accrescere le professionalità del comparto della pesca mazarese –ha dichiarato il Dirigente regionale- bisogna investire nella formazione continua, soprattutto nei confronti dei disoccupati. Bisogna dunque individuare quali figure inserire nel Catalogo delle competenze programmando in partenza le esigenze cui venire incontro attendendo le richieste specifiche di aziende e associazioni”.

Il dirigente del Dipartimento Regionale Pesca Mediterranea, Leonardo Catagnano, portando i saluti del direttore generale Dario Cartabellotta, ha dichiarato: “occorre cogliere il meglio da tutte le normative, specie a livello europeo, che riguardano questo settore e interpretarle cercando di capire cosa si può fare di meglio per rendere appetibile per il mercato sia il prodotto sia la manodopera. Per questo, seguendo le indicazioni generali dettate dall’Unione Europea, grazie al FEAMP si può intervenire concretamente misura per potenziare le capacità professionali di chi investe nella filiera ittica”.

Al termine di alcuni interventi di operatori della filiera ittica i quali hanno espresso il loro disagio a causa di una crisi ormai perdurante da anni, Giovanni Tumbiolo, Presidente del Distretto della Pesca e Crescita Blu, ha ribadito: “mi associo al grido di dolore degli armatori e di tutti coloro che appartengono al comparto pesca e che ad oggi non vedono una prospettiva, a causa del coacervo di norme e di vincoli che ne bloccano la produttività. Dobbiamo rimboccarci tutti le maniche e capire quali sono le reali soluzioni. Pertanto non servono organizzazioni ma più organizzazione e capacità di fare sistema, ciò è in linea con il modello propugnato fin dalla sua nascita dal Distretto e che si poggia sulla filosofia produttiva della blue economy e sui principi dell’economia circolare. Ringrazio l’assessore Marziano per l’impegno profuso a tal fine e l’assessore Cracolici, entrambi, insieme ai rispettivi collaboratori, hanno indicato, attraverso il loro operato, la strada. Grazie a loro si sta iniziando a vedere la luce in fondo al tunnel”.

All’incontro, hanno partecipato intervenendo: Nino Salerno, vice presidente di Confindustria Sicilia; Nicola De Luca, esperto in formazione di Federpesca; Lino Tumbiolo, rappresentante di Confederazione Imprese pesca Mazara; Roberto Ingargiola, presidente dell’Organizzazione Produttori; Calogero Di Bella, direttore scientifico dell’Istituto Zooprofilattico “Mirri” di Palermo; il professor Gioacchino Fazio della Facoltà di Economia dell’Università di Palermo e componente dell’Osservatorio della Pesca per il Mediterraneo; ed inoltre rappresentanti di categoria della filiera ittica.

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