E’ stata un’impresa, quella di ieri sera ad Altino, che definire sensazionale può soltanto sminuire il valore di un successo che, seppur valendo solo due punti, assume un significato che va aldilà della classifica stessa. Un’impresa ottenuta contro una diretta concorrente, che a un certo punto riteneva di avere il match in pugno. Nello sport, da che mondo è mondo, le vittorie ottenute al fotofinish assumono sempre un significato a sé stante. Proprio perché quell’ultima palla giocata, quella dell’ultimo punto, finisce per racchiudere l’anima della partita. E consegna all’oblìo, in un momento, tutte le tribolazioni patite per arrivarci. Spalancando i cancelli della felicità. Una battaglia quindi.
Giocata nel freddo gelido di una palestra dove a un certo punto è anche saltato l’impianto per il riscaldamento, mandando la temperatura ben al di sotto della soglia accettabile. A riscaldare l’ambiente ci ha pensato però la riscossa di una Sigel mai doma, piena di risorse nascoste e divenute un vero e proprio tranello per la squadra di casa. Che pur lottando fino all’ultimo nulla ha potuto contro le ragazze azzurre. Convinte più che mai, col passare dei minuti, di poter sovvertire l’andamento di una gara partita male. Il cui esito, a un certo punto, sembrava definitivamente compromesso. Una gara, se ancora non si fosse capito, iniziata in salita per la Sigel. Battuta seccamente nei primi due set dalla Costruzioni Papa Altino, squadra compatta, che ha praticamente mantenuto intatto il roster che l’anno scorso aveva “ammazzato” il proprio girone di B2.
Partito con la solita formazione, coach Campisi ha dovuto via via cambiare la stessa. Per adeguarla alla piega che il match stava assumendo. E così l’ingresso di Chiara Scirè, che sta prendendo sempre più consapevolezza dei propri mezzi e sta diventando ancor più parte integrante e imprescindibile del sestetto, ha accelerato la “remuntada” azzurra. Entrata come opposto, sul finire del secondo set, è poi andata a giocare di banda. Lasciando il posto a Joelle M’bra. Il ritorno in campo infine di capitan Camilla Macedo ha dato ancor più spessore alla squadra. L’italo-brasiliana si è subito calata nella parte, tornando a inserirsi da par suo nei meccanismi di gioco.
A poco a poco così la Sigel ha acquisito sicurezza. Miscelando la forza della disperazione con l’incoscienza di chi non ha più nulla da perdere. E aggiungendo la grinta dei momenti migliori, è riuscita a risalire la china. Fino ad agguantare nuovamente, proprio come sabato scorso, il sospirato tie-break. Se però otto giorni addietro la “quinta frazione” era stata fatale alle azzurre, stavolta è andata diversamente. Nonostante la paura di perdere attanagliasse entrambe le contendenti, le atlete lilybetane sono riuscite a “sbagliare di meno”. Vale la pena, a tal proposito, raccontare le ultimissime fasi del tie-break, trascinatosi avanti nel punteggio quasi da diventare un set ordinario.
Con le teatine quasi sempre avanti di un punto e prontamente riacciuffate dalle ragazze di Campisi. Fino a quando, sul 18-18, proprio un ace della Scirè ha sparigliato il mazzo. Sul successivo servizio della stessa, la conclusione incerta di un’atleta di casa si è infranta sulla rete. Consegnando i due punti alla Sigel. Dopo questa vittoria, importantissima per il morale e per la classifica – restano sette i punti di distacco dalla vetta – c’è la possibilità di accelerare. Due incontri interni attendono le azzurre, seguiti a ruota dal doppio impegno esterno in casa delle ultime in graduatoria.
Non sarà facile, ma bisogna trovare subito un punto di svolta per tornare a puntare in alto. E riassumendo quanto dicevamo la settimana scorsa è giusto ribadire che, in un torneo tanto equilibrato, “ogni punto diventa sostanza”.
Costruzioni Papa Altino – Sigel Marsala Volley 2-3 (25/15 – 25/18 – 23/25 – 19/25 – 18-20)
Costruzioni Papa Altino: Calista 3, Spagnoli 8, Vescovi, Ballarini (L), Mancini 12, Montechiarini 11, Orazi 18, Simoncini, De Toma, Robazza 10, Simeone – All. Simone Di Rocco.
Sigel Marsala Volley: Trabucchi 3, Centi 14, Scirè 14, Macedo 1, M’bra 13, Foscari, Biccheri 2, Marcone 15, Giuliani 2, Buiatti 1, Agostino (L) – All. Ciccio Campisi.
Arbitri: Michele Albergamo, Franco Marinelli.
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