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Paceco, uccide la moglie: giaceva in una pozza di sangue

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Nubia, Trapani – Ventitre coltellate una delle quali al torace. Così è morta, ieri, Anna Manuguerra, la casalinga 60enne uccisa dal marito, Antonino Madone, anch’egli 60enne, arrestato qualche ora dopo dai carabinieri. Il delitto è avvenuto nell’abitazione dei coniugi (di fatto separati in casa da ormai 4 anni), in via Speranza nel piccolo centro di Nubia, un agglomerato appena fuori Trapani. I vicini e coloro i quali conoscevano bene Anna Manuguerra escludono che dietro l’uxoricidio possano esserci motivi passionali.

 

Mentre il cadavere dell’ex moglie giaceva in una pozza di sangue nell’appartamento che continuavano a condividere dopo avere fatto delle modifiche, lui intorno all’ora di pranzo era in un bar a bere un caffè e a comprare le sigarette. In quel momento nel locale, per un segno del destino, c’era anche il figlio che è carabiniere, ignaro che in quegli stessi istanti la madre si trovasse senza vita in casa e che ad ucciderla fosse stato proprio il padre. E’ uno dei dettagli inquietanti di un delitto che ha sconvolto Nubia, una piccola frazione di circa 700 abitanti, nel comune di Paceco, nell’area delle saline di Trapani, meta di tanti turisti.

La vittima, casalinga di 60 anni, è stata assassinata con alcune coltellate, il delitto sarebbe avvenuto in mattinata al culmine di una lite, ma il corpo sarebbe stato trovato solo nel pomeriggio. Un delitto ancora poco chiaro, si sa che i carabinieri, dopo avere trovato il corpo e avere interrogato alcune persone, si sono messi sulle tracce dell’ex marito: Antonino Madone, 60 anni, che di mestiere fa il carpentiere. L’uomo è stato arrestato con l’accusa di omicidio nel tardo pomeriggio, poco lontano dalla propria abitazione.

Gli investigatori stanno cercando di venire a capo del movente. Pare che l’uomo da qualche tempo dicesse in giro di sospettare che l’ex moglie frequentasse un altro uomo. Tra i due i rapporti non erano sereni, in passato anche violenti. La donna, secondo quanto si apprende, spesso preferiva andare a dormire la notte in casa dell’anziana madre proprio per evitare di rimanere nella sua abitazione, nonostante fosse stata divisa in modo tale da creare due appartamenti in uno. Alcuni testimoni hanno riferito agli investigatori che Madone intorno alle 13 si trovava in un bar di Nubia, dove avrebbe bevuto un caffè e acquistato le sigarette. Al bar l’uomo avrebbe avuto degli atteggiamenti strani, ma chi lo ha notato non ha fatto caso più di tanto a quei gesti in quanto da tempo Madone avrebbe avuto comportamenti alterati e nervosi, attaccando briga per futili motivi. Tre i figli della coppia, una femmina e due maschi.

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