“Diffido l’associazione antimafia e antiracket di Marsala, che sembra particolarmente impegnata sul fronte delle costituzioni di parte civile nei processi contro la criminalità organizzata, a utilizzare il nome di mio padre Paolo Borsellino”.
Lo dice all’Ansa il vice questore Manfredi Borsellino, figlio del magistrato ucciso nella strage di via D’Amelio, assieme ai poliziotti della scorta. “Solo oggi – spiega Manfredi Borsellino – ho appreso da fonti d’informazione telematiche dell’esistenza dell’associazione Paolo Borsellino onlus. Diffido pubblicamente i suoi promotori e fondatori, persone peraltro a me e alle mie sorelle sconosciute, dal continuare a utilizzare indebitamente il nome di nostro padre.
Non abbiamo mai dato alcuna liberatoria”. L’associazione è stata costituita qualche anno fa dall’avvocato penalista Giuseppe Gandolfo, che intanto aveva lasciato la presidenza di Libera.
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