Marsala – Bonanno Antonino, 40 anni, di Mazara del Vallo, è stato condannato per interferenza illecita nella vita privata e di violenza privata nei confronti della propria commessa. L’uomo avrebbe occultato, sotto il lavandino del bagno del proprio studio fotografico, una micro telecamera al fine di riprendere la propria commessa mentre andava in bagno.
La commessa però si è accorta di quanto stesse accadendo ed estratto la scheda dall’apparato video, ha poi raggiunto il titolare per lamentarsi della ripresa abusiva, a questo punto, sarebbe nata una discussione tra i due, nel corso della quale l’imputato avrebbe infilato le mani nella tasca della commessa per impossessarsi della scheda al fine di distruggerla.
L’imputato è difeso dall’Avv. Walter Marino, la ragazza costituitasi parte civile è difesa dall’Avv. Luca Scaminaci. Nel corso del processo è stata acquisita la scheda, che esaminata da tecnici non conteneva alcuna immagine, fermo restando che la scheda riusltava spezzata.
Al termine del processo il Pm Alessandra Calò aveva invocato la condanna alla pena di 9 mesi di reclusione. Il giudice, Bruno Vivona, ha condannato l’imputato a 6 mesi di reclusione (pena sospesa) per tentativo di riprese video , oltre la risarcimento dei danni in favore della vittima. Il tribunale ha dipsosto la confisca della telecamera e la sua distruzione.
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