Marsala – Interrogazione del Vice Presidente del Consiglio: al sindaco dott. Alberto Di Girolamo, all’Assessore al Patrimonio Ing. Salvatore Accardi
Premesso che, con atto dell’11 di marzo del 1999 rep. N. 888 registrato all’Ufficio delle Entrate di Trapani al n. 993, la Regione Siciliana concedeva al Comune di Marsala il comodato d’uso per diciannove anni del “Palazzo Grignani”, sito in Piazza Carmine.
Che con successivo atto datato 26 febbraio 2004 veniva prorogato il termine della concessione a tempo indeterminato.
Preso atto che, con l’atto di cui sopra, veniva stabilito che il Comune di Marsala assumendo in comodato il Palazzo Grignani doveva adibirlo a sua cura e spese, nel pieno rispetto delle sue caratteristiche architettoniche a Centro Polivalente di Riferimento alla Cultura Storica della Città legata anche e soprattutto al glorioso “Vino Marsala” e che in ogni caso restavano escluse manifestazioni di carattere elettorale e qualsivoglia attività diretta e indiretta finalizzata alla propaganda politica.
Considerato che, come previsto dall’art. 5 della convenzione, l’immobile dovrebbe essere destinato ad uso esclusivo pubblico, pena la revoca immediata della concessione stessa, e come previsto, altresì, al successivo art. 6 il Comune si obbliga a norma dell’art. 1804, comma 2 del codice civile a non sub locare e a non concedere ad altri il godimento dei locali dell’immobile, nemmeno in parte, senza il consenso dell’Assessorato BB.CC. e P.I.
Per quanto sopra premesso e considerato, lo scrivente CHIEDE alla SS. LL. di porre maggiore attenzione all’utilizzo del Palazzo Grignani, tenuto conto che come risaputo, a giorni nei locali in oggetto una Associazione proporrà la “Festa della Birra”, che, come tutti sappiamo, è l’”antagonista” del Vino Marsala e, fatto questo ancora più grave, chiede come mai l’Amministrazione Comunale abbia concesso con deliberazione di Giunta (n.189 del 2/9/2016), i locali ad altra Associazione, senza la preventiva autorizzazione della Regione, venendo meno a quanto previsto dal contratto di comodato e rischiando, dopo aver impiegato delle somme per il restauro, che la Regione possa procedere alla revoca della concessione dell’antico Palazzo.
Nel segnalare l’urgenza, lo scrivente richiede risposta scritta.
Dott. Arturo Galfano
Vice Presidente del Consiglio