Marsala – Altri 3 mesi di tempo per consentire all’amministrazione giudiziaria dell’impero economico sequestrato al principale imprenditore locale, Michele Licata (settore ristorazione/alberghiero), di pagare tutte le tasse e le imposte evase. Lo chiedono i Legali di Licata. In tal modo potrebbe usufruire di un considerevole sconto di pena. E così anche le figlie Valentina e Clara Maria.
Sulla richiesta della difesa (avv. Carlo Ferracane di Marsala, avv. Salvatore Pino e avv. Gioacchino Sbacchi), il Giudice dell’udienza preliminare Riccardo Alcamo deciderà il 28 settembre. Se il Gup dovesse accogliere, si entrerebbe nel merito del procedimento penale a dicembre 2016.
Michele Licata (Baglio Basile, Delfino Beach, Tenuta Volpara…) è considerato, da Procura e Guardia di Finanza, il “deus ex machina” della colossale evasione fiscale, nonché della truffa allo Stato e secondo l’accusa sarebbero state evase imposte per circa 7-8 milioni di euro tra il 2006 e il 2013, mentre i finanziamenti pubblici “illecitamente” ottenuti sarebbero almeno 4 milioni di euro.
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