Trapani – L’ultimo saluto a Cristian La Sala avverrà martedì 21 giugno, alle ore 10.00, in Cattedrale a Trapani. Cristian avrebbe compiuto 8 anni il 5 agosto, il piccolo è tragicamente morto domenica mattina, a Trapani, dopo essere caduto dal lucernario della propria abitazione nel tentativo di recuperare un pallone.
Cristian stava giocando con i cuginetti sul terrazzo di casa (via Vespri, al civico 101) e nel tentativo di riprendere il pallone ha attraversato la copertura di plexigas di un lucernario, che però a causa del peso si è spezzata facendo cadere il bambino da una altezza di 10 metri circa. Il papà del bimbo, Diego, è un piccolo imprenditore edile. La mamma, Antonella Di Via, lavora presso uno studio medico. Una famiglia distrutta dal dolore e che ha trovato abbraccio e sostegno anche tra tanti conoscenti. Un dolore che coinvolge tutta la comunità.
I carabinieri hanno trasmesso alla Procura la relazione su quanto accaduto domenica mattina. La magistratura ha dato il via libera alla celebrazione dei funerali del piccolo. Non è stata ritenuta necessaria l’autopsia.
LA CRONACA:
Mancava poco a mezzogiorno quando il bimbo, assieme ai cuginetti coetanei che hanno assistito alla tragedia – la famiglia era riunita nell’appartamento dei nonni per il pranzo domenicale – si trovava in un terrazzino dello stabile: la palla è finita sopra un lucernario di plexiglass. Cristian, ignaro del pericolo, non ha esitato a salire sulla fragile struttura per tentare di recuperarla; ma la copertura non ha retto e il piccolo è finito rovinosamente nella tromba delle scale, riportando gravissimi traumi, dopo un volo di circa dieci metri. I genitori hanno sentito il tonfo e in pochi secondi si sono resi conto della tragedia. La mamma di Cristian ha chiamato il 113 e sul posto è giunta un’ambulanza del 118, pattuglie della polizia e dei carabinieri. La corsa in ospedale, il tentativo disperato dei sanitari del pronto soccorso del “Sant’Antonio Abate” di rianimarlo. Tutto inutile: il cuore del piccolo ha cessato di battere poco dopo l’arrivo nell’area di emergenza. Non sono state ravvisate, al momento, responsabilità a carico dei familiari per mancata vigilanza. La tragedia si è consumata nella palazzina costruita dal nonno paterno – pure lui impresario edile – dove, tra l’altro, hanno sede gli uffici dell’azienda di famiglia: la Gdm, una società in nome collettivo. La mamma di Cristian – che qualche mese addietro ha partorito un altro figlio – non si muove dalla camera mortuaria dove arrivano amici e parenti dei La Sala: il padre e gli zii del bimbo, originari di Erice, dove gestiscono anche un B&B, sono conosciuti a Trapani.
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