Staniamo i bambini e gli adolescenti dall’emarginazione, superando chiusure e distrazioni di noi adulti
È tutto pronto: zaino e sacco a pelo, smartphone e caricabatteria, entusiasmo e curiosità. 54 tra adolescenti e giovani hanno accolto l’invito del Papa per celebrare a Roma il “Giubileo dei ragazzi”. Domani in treno raggiungeranno la capitale per vivere giornate speciali tutte dedicate ai preadolescenti e agli adolescenti. La Celebrazione della Riconciliazione, il Passaggio attraverso la Porta Santa di San Pietro e soprattutto la Santa Messa presieduta da Papa Francesco saranno i momenti centrali di questo evento. Tre giorni intensi di preghiera, riflessione, confessione, pellegrinaggio alla Porta Santa, ma anche giornate di festa e condivisione speciali, nell’Anno Santo della Misericordia.
Un evento significativo per tutti voi nell’attuale cammino di formazione ma anche per l’intera Diocesi – ha salutato così i ragazzi in partenza il vescovo Pietro Maria Fragnelli – Le nostre comunità, i sacerdoti, i genitori, i catechisti, avvertono il disagio di una rivoluzione incompiuta: quella di mettere al centro dell’attenzione e dell’azione educativa i ragazzi che vivono la straordinaria avventura della crescita. Il vostro bisogno di “conquistare” relazioni, conoscenze e sicurezze si trasforma spesso in scelte anticonformiste, non sempre capite dalle nostre chiusure e dalle nostre distrazioni. Dobbiamo accogliere dalle parole e dall’esempio di papa Francesco, la rivoluzione operata da Gesù quando ha “stanato” dall’angolo dell’emarginazione il mondo dei bambini e degli adolescenti ritenuto privo di diritti e di credito. Cari ragazzi – ha concluso – mi auguro che l’incontro col papa porti una “botta” di fiducia nella vostra vita, nelle vostre reti familiari, parrocchiali, scolastiche. Auguro a tutti voi di riscoprire Gesù come amico e di ritornare come protagonisti nell’aiutare la crescita di tutti i ragazzi nell’amicizia e nella gioia!”.
“La vita è un viaggio affascinante e impegnativo dove ogni giorno scopriamo qualcosa di noi stessi – ha aggiunto il direttore della pastorale giovanile don Filippo Cataldo che accompagna i ragazzi – Lo sa bene il Papa, che ci chiede di ‘crescere misericordiosi come il Padre’, un invito ad essere Pellegrini alla ricerca del volto del Padre, lasciandoci guardare dagli occhi di Dio che in Cristo ci rivela il vero volto dell’uomo”.
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