C’è preoccupazione alla CIA di Petrosino per la crisi dell’agricoltura in generale, e della vitivinicoltura trapanese, in particolare. I prezzi dei vini sfusi sono davvero bassi e non permettono ai viticultori di sopravvivere e coltivare i propri vigneti.
Negli ultimi 3 anni sono stati trasferiti decine di migliaia di ettari di reimpianti, ciò penalizza non solo il settore agricolo, ma una parte importante della nostra economia. I nostri vini sfusi sono uguali a quelli di 30 anni fa, molti passi avanti sono stati fatti, oggi c’è una grande capacità imprenditoriale da parte delle cantine ad imbottigliare i propri vini, ma tutto ciò non basta, ci vorrà del tempo, prima che il vino che si produce possa essere messo tutto in bottiglia.
Abbiamo bisogno per alcuni anni ancora, di una politica che soddisfi i vini che si commercializzano, come quelli sfusi, per dare un po’ di ossigeno e una dignitosa liquidità ai soci delle cantine sociali che non sanno più come gestire l’attività.
Altro tema caldo, è l’aumento del contributo fisso del Consorzio di bonifica Trapani 1, che è passato a circa 94 euro ad ettaro, una batosta davvero pesante, rispetto anche a quanto già detto sui prezzi del vino. Mi chiedo se tutto ciò è stato esaminato attentamente, rispetto alla realtà in cui il consorzio eroga il servizio, per esempio se un agricoltore ha un terreno abbandonato oppure non irriga deve pagare ugualmente tale somma?
Altra domanda cruciale, se un utente non ha irrigato per vari motivi, o non gli è stata data la possibilità di farlo, e ha perso tutto o parte del prodotto, viene risarcito dal consorzio? Credo che occorre pensare a dialogare per trovare delle soluzioni, Consorzio, Regione Siciliana e utenti, insieme possono convenire a delle soluzioni che soddisfino le parti e diano speranza e fiducia per i tanti che ancora credono nell’agricoltura.
Per quanto espresso, la CIA di Petrosino oggi considerata a pieno titolo, tra le protagoniste della lotta a favore dell’agricoltura trapanese, promuoverà una grande iniziativa che si spera possa essere di carattere nazionale, da svolgersi a Petrosino, nel più breve tempo possibile. Ribadendo che scendendo tutti insieme, agricoltori e forze economiche, possiamo fare sentire la voce, protestando anche duramente se necessario, alfine di salvaguardare il lavoro, la fatica e la dignità di chi lavora e suda ogni giorno per cercare di soddisfare i bisogni primari della propria famiglia.
ENZO MAGGIO
RESPONSABILE CIA