Sulla Sacra Rappresentazione del Giovedì Santo 2016 a Marsala, ho letto una dichiarazione del direttore artistico Massimo Licari: “Se potessimo tornare indietro, prenderemmo la stessa decisione”. Esporrò la mia opinione, penso condivisibile da tantissimi Marsalesi.
Intanto definiamo una Sacra Rappresentazione: “è un genere teatrale di argomento religioso. Si tratta della narrazione di un fatto religioso compiuta in maniera più articolata rispetto alla semplice lettura o declamazione di un testo”. La Processione invece è: “una cerimonia religiosa, nella quale una schiera ordinata di sacerdoti e di fedeli procede in fila dietro la croce, la statua di un santo, per le strade o all’interno di un tempio, pregando e salmodiando”.
Anche per questo Giovedì Santo 2016 a Marsala una S.R. chiamata in passato processione, che ha fatto parlare, innervosire e piangere i figuranti e tutto il resto dei fedeli al nostro amato Gesù Cristo. Il pomeriggio del 24 marzo 2016 una “nuvola di Fantozzi” ha portato al ritiro immediato dei 473 partecipanti in costume d’epoca che avevano lavorato per 4 mesi per questa Sacra. Vederli piangere dopo il ritiro nella chiesa di Sant’Anna è stato davvero commovente.
Non si è sfruttato il servizio meteo diffuso su internet, molto più preciso delle vecchie previsioni dell’amato colonnello Bernacca: “Se non piove fa buon tempo”. Si potevano consultare dei contadini ultrasettantenni. Questi amati lavoratori, guardando le nuvole e il vento sono stati da sempre dei “geni” sulle previsioni metereologiche: provare per credere.
Si poteva inoltre telefonare al Servizio Meteorologico dell’Aeronautica. Dopo che erroneamente non si è ritardata l’uscita della S.R.. Si poteva trovare riparo dalla pioggia in una delle tante chiese di Marsala centro, visto che era una pioggia estemporanea. Invece ecco la decisione direi sbagliata: “ritiro e fine di tutto”. Mi misi a scrivere su Facebook, anche nel diario della chiesa di Sant’Anna per invitare gli organizzatori ad uscire di nuovo alle ore 17.00 quando tutte le previsioni davano tempo bello.
Niente, ormai la decisione era presa mi risposero su Facebook: “Stop alla S.R. storica per questo 2016”.
Non sono d’accordo allo spezzatino della S.R. Come fu per questo 2016. In quest’anticipo, della vigilia della domenica delle Palme della S.R. si sono recitati i miracoli di Gesù la, a cui ho assistito con poche centinaia di persone. Poi un paradosso l’ho visto pure a Petrosino. La domenica delle Palme alle ore 18 circa nella Chiesa principale vi era la messa con i Petrosinesi che avevano nelle mani le palme e i ramoscelli d’ulivo per farli benedire e vicino il municipio vi era la S.R..
La S.R. del Giovedì Santo a Marsala, per me, per i marsalesi tutti, per i cittadini dei comuni della provincia di Trapani e per i turisti è una tradizione religiosa molto importate, che si trova in tutti gli opuscoli turistici. Il 3 aprile 2010 nella chiesa Santa Cecilia di Marsala, si tenne un’assemblea con i partecipanti della Confraternita di Sant’Anna, organizzatrice dell’evento religioso e con la presenza del nostro amato Vescovo Domenico Mogavero. Il tema era la proposta del nostro Vescovo Mogavero di trasformare la “Processione” in una “Sacra Rappresentazione della Passione di Gesù Cristo”.
Per questo il Vescovo propose di rendere più sobria la manifestazione, senza le scene recitate della vita di Gesù Cristo con i suoi miracoli, ecc. In quell’occasione sono intervenuto pubblicamente a microfono dicendo che ero per la conservazione della S.R. come era stata tramandata negli anni, come la ricordavo da bambino, e pertanto invitavo il nostro Vescovo a rivedere la sua decisione. Il Vescovo mi rispose pubblicamente: “Rimango nella mia decisione, ma vi prometto che se verrà giudicata negativamente sono pronto a rivedere la mia decisione”.
In proposito scrissi un mio articolo, pubblicato sui mass media per esporre il mio pensiero tradizionalista e conservatore. Per me se una cosa funziona non si cambia. Parla una persona (lo scrivente) amante delle novità. Sulla S.R. di Marsala il nostro Vescovo Mogavero ha detto: “Negli ultimi anni non mi sono occupato della questione”. La S.R. come la definisce il nostro Vescovo è: “religiosa, culturale, artistica e tradizione”.
Quindi, secondo un mio modesto parere deve ritornare ad essere quella antecedente al 2010: recitata, con inserimento delle forti ed emozionanti scene della vita di Gesù, con i suoi miracoli, ecc. Un marsalese mi ha detto: “Prima del 2010 correvo tutto il pomeriggio lungo l’itinerario per vedere le varie scene della S.R., adesso vista passare una sola volta sono ritornato a casa”.
La S.R. è amore e fede per Gesù, ma è anche folclore: palloncini, semi di zucca, le ragazze ornate con gioielli d’oro in testa e sugli abiti, ecc. Al nostro Vescovo Domenico Mogavero l’ardua sentenza sul voler assecondare quanto vogliono tutti o quasi tutti, compresi molti della Confraternita di Sant’Anna. Credo che anche un Vescovo si possa criticare, se sono critiche costruttive.
In nome di Gesù (primo rivoluzionario pacifico della storia) spero ci sia un confronto democratico d’idee, con un’assemblea/incontro, prima del Giovedì Santo del 2017. Intanto bisogna dire che il tema principale della Pasqua è e deve essere la pace. Parlare di pace per l’uomo d’oggi, però, è una chimera, come lo era 2016 anni fa.
L’uomo arriva sulla Terra per starci meno di un secolo, fa danni ambientali, crimini sugli animali e umani e poi va via. Vorrei chiudere con questo pensiero: “Tre angeli proteggeranno la tua vita: l’amore, la felicità e la fortuna. Quando avrai bisogno del quarto ricordati di me che sono l’amicizia”.
Ing. Gaspare Barraco
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