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La Robotica porta Marsala alla finale nazionale di Rovereto

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Grande performance dei ragazzi della squadra TRASHBOT dell’Istituto Tecnico Tecnologico dell’I.S. “Giovanni XXIII – Cosentino” di Marsala, nella finale nazionale della competizione “First Lego League” 2016, svoltasi al Palasport “A. Marchetti” di Rovereto (Trentino Alto Adige) l’11 e il 12 Marzo scorsi, organizzata anche quest’anno dal Museo Civico della splendida cittadina del Trentino.

La competizione ha visto sfidarsi le squadre di 28 scuole (medie e superiori) di tutta Italia, con oltre 250 studenti, sul tema: “Challenge Trash Trek – La gestione e la riduzione dei rifiuti”. In altre parole, la sfida consisteva nel trovare e proporre soluzioni innovative al problema della riduzione, del riutilizzo e dello smaltimento dei rifiuti. Su questo tema si sono confrontate le 28 squadre, affrontando varie tipologie di prove, tra cui la gara di robotica e la presentazione di un progetto scientifico.

Il punteggio finale per ogni squadra è stato prodotto dalla media dei risultati delle varie prove incluso anche il giudizio della giuria, sul lavoro di squadra e sulla sportività (i cosiddetti Valori Fondamentali o “Core Values”). La First Lego League, tuttavia, non è una gara fine a se stessa: l’organizzazione, che agisce a livello mondiale, si pone precisi scopi educativi promuovendo la diffusione della cultura scientifica anche attraverso aspetti ludici.

Il clima vissuto nelle due giornate di Rovereto è stato di grande euforia. Nella prima giornata la competizione ha avuto inizio con la sfilata dei 28 team dal Palasport fino in piazza per un “Flash Mob”, in cui le squadre si sono riunite in un momento di musica, danza ed esecuzione di una coreografia sulla musica di Bruno Mars “Uptown Funk”, mimando il simbolo classico del riciclo. Si è trattata di una vera festa, diverse squadre erano anche vestite a tema (c’era chi indossava il camice, chi era mascherato da robot della Lego, chi con la bandiera). Nel pomeriggio e l’indomani si sono svolte le gare di robotica e i colloqui con le varie giurie specifiche. Il Palasport è stato invaso dai sostenitori delle varie squadre.

La nostra squadra, TRASHBOT, composta da 11 ragazzi di diverse classi (Alessandro Nuccio, coordinatore della squadra, Montalto Sebastiano, La Barbera Giulio, Amato Dario, Gandolfo Giuseppe, Piazza Francesco, Valenza Giacomo, Marino Giovanni, Grisafi Gianfranco, Minaudo Giuseppe e Saladino Mattia) e dai coach (proff. Ilari Antonino, Castorina Salvatore e Tranchida Daniele) dopo aver superato la fase regionale, disputatasi a Catania lo scorso 9 Febbraio, ha lavorato duramente per un mese per prepararsi alla finale di Rovereto, perfezionando e migliorando sia le prestazioni del robot, sia il progetto scientifico e i core values.

Il lavoro dei ragazzi è stato gratificato, in quel di Rovereto, con la premiazione al concorso “VOTA IL PROGETTO”, una competizione nella competizione, in cui le stesse squadre partecipanti hanno valutato scegliendo i migliori progetti scientifici tra quelli presentati. Il progetto scientifico presentato dalla nostra squadra ha avuto per oggetto il “grafene”, un materiale scoperto solo sette anni fa da due ricercatori russi, Andre Geim e Kostya Novoselov, che usando un normale nastro adesivo e un blocco di grafite, sono riusciti a dimostrare di poter isolare il materiale più sottile del mondo: uno strato singolo di atomi di carbonio ordinati secondo una struttura a nido d’ape. Le proprietà chimico-fisiche di questo materiale sono di elevata eccezionalità.

L’idea innovativa della squadra, in armonia con il tema di quest’anno, è stata quella di pensare ad una superficie di questo materiale per la depurazione delle acque reflue. Per scambiare informazioni e validare la bontà della propria idea, i ragazzi hanno attivato diversi canali di comunicazione, tra cui un blog dedicato al tema, una pagina facebook e, cosa più importante, hanno contattato direttamente ricercatori dell’ENEA che si occupano di ricerca sul grafene, proponendo la loro idea e ricevendone preziosi consigli ed incoraggiamenti. Tutto ciò ha consentito di portare l’idea e le attività connesse al di fuori delle mura scolastiche.

Questa prima partecipazione ad una finale nazionale della nostra squadra è il risultato di quattro mesi di lavoro svoltosi nei pomeriggi a scuola, con impegno e dedizione da parte di tutti i membri del gruppo (ragazzi e coach). Il lavoro svolto in questi mesi e i risultati ottenuti, hanno reso la squadra orgogliosa e più matura per affrontare le successive competizioni e affermare che “la sfida continua…”.

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