Stamattina apro Facebook e mi ritrovo tantissimi link di amici, e non, che pubblicano l’immagine di un nuovo listino prezzi bar. Noto che molti sono orgogliosi del fatto che finalmente a Marsala c’è un listino prezzi unificato 2016, con il logo di alcuni bar “importanti.
La concorrenza, di solito, aiuta a far diminuire i prezzi. Penso la stessa cosa a riguardo di un listino concordato dagli esercizi più importanti del marsalese. Ed invece scopro che i prezzi sono notevolmente aumentati: il caffè passa a 1 euro e molte altre cose aumentano di santa ragione. Dove sta l’orgoglio di pubblicare e pubblicizzare questo listino oggi su Facebook?
Che i bar “ritocchino” i prezzi non è una novità, ma i rincari a volte possono sembrare esagerati. Un bocconcino passa a 1,5 euro, io lo pago 1,00 euro al momento e continuerò (spero) a pagarlo ancora così, visto che il mio bar non compare nell’elenco del “prezzo unificato”. E se i rincari dei bar sembrano esagerati ed il cliente disperato volesse una bottiglia di vino per dimenticare? Da 15 euro a salire, a Marsala!
Nell’ultimo anno mi sono ritrovato a girare un po’ l’Italia, per lavoro, problemi di salute e vacanza. Spesso nei centri storici di città come Roma, Parma, Torino e Bologna ho trovato prezzi da non crederci. Con 5 euro, al massimo 7, ti danno pizza (non un trancio ma una intera), bibita, dolcino e caffè (anche decaffeinato). A Marsala, con i nuovi prezzi, in un bar con 5 euro puoi prenderti un caffè, un bocconcino e una bibita. Niente dolcino e niente pizza, ti mettono a dieta forzata.
Continuerò a frequentare il mio bar preferito, con 1,90 centesimi faccio colazione e poi (con i 60 centesimi che risparmio) mi compro 5 cialde e il caffè me lo gusto a casa e/o in ufficio, con la macchinetta che comprerò a breve. Asineddri marsalisi…
Giovanni A.