La separazione dall’ex-moglie era il suo pensiero fisso, tanto che la povera donna (N.A. di anni 37) era diventata una vera e propria ossessione maniacale per il quarantacinquenne partannese, Mistretta Francesco Paolo, che, attraverso una serie di reiterate e prolungate azioni persecutorie si è reso protagonista del reato di “stalking”.
I continui e ripetuti episodi di persecuzione, i costanti pedinamenti, nonché le innumerevoli telefonate a qualsiasi ora, hanno permesso all’uomo di stringere nella sua “morsa persecutoria”la povera donna che, ogni giorno, era costretta a cambiare le sue abitudini, ad uscire sempre in compagnia e a percorrere strade alternative.
Infatti, sin dall’estate del 2012, quando la donna aveva deciso di troncare la loro relazione coniugale, l’uomo era stato subito arrestato per il primo episodio di violenza e maltrattamenti nei suoi confronti, dando vita ad una serie interminabile di reati persecutori che nel corso del tempo hanno costretto le competenti A.G., prima di Marsala e poi di Sciacca, ad emettere varie misure cautelari e restrittive nei suoi confronti. Ma la ferma intenzione della donna di troncare per sempre la loro convivenza ha destabilizzato psicologicamente l’uomo che ha messo in atto dei preoccupanti e pericolosi atteggiamentinei suoi confronti.
Seppur di recente, sembrava che la condotta dell’uomo si fosse in qualche modo placata: invece, all’improvviso, tra la fine del 2015 e l’inizio del 2016, ormai ossessionato, ricominciava nella sua azione persecutoria fatta di pedinamenti, di ripetute telefonate a qualsiasi ora del giorno e della notte che costringeva la donna a sporgere una serie di denunce, anche in relazione alle tante violazioni della misura di divieto di avvicinamento alla stessa che era stata disposta, a suo tempo, dall’Ufficio G.I.P. del Tribunale di Marsala. Addirittura, in un’ultima circostanza e più precisamente lo scorso 6 febbraio, l’uomo si rendeva responsabile di un vera e propria azione vessatoria, allorquando, incrociando la sua ex-moglie in compagnia di amici effettuava un vero e proprio inseguimento con la sua autovettura riuscendo, prima a tamponare con violenza l’auto sui cui viaggiava la donna e poi a ritorcersi contro l’amico colpendolo a calci e pugni, minacciandolo con l’intento di intimorirlo.
Proprio in virtù di quest’ultimo episodio e grazie agli elementi probatori raccolti, il Giudice per le Indagini Preliminari di Sciacca, condividendo tutte le ipotesi investigative fornite, ha emesso idonea ordinanza di misura cautelare nei confronti dello stalker che, nello specifico,lo costringe al regime degli arresti domiciliari con contestuale applicazione del braccialetto elettronico edivieto di allontanarsi dalla sua abitazione e di non comunicare, con qualsiasi mezzo, con persone diverse dai suoi conviventi.
L’attività compiuta ha permesso di porre un freno, almeno per il momento, alle condotte reiterate di persecuzione che, orami da qualche anno aveva consentito all’ uomo di ingenerare nella donna un profondo stato di ansia costringendola a vivere nella paura.