“Chi nel passato ha accusato gli altri di fare inciuci, oggi fa inciuci pur di comandare. Questo modo di agire come si potrebbe definire imposizione o agire da mafioso?”.
Una frase scritta il 18 aprile 2012, in piena campagna elettorale amministrativa, che all’ex sindaco di Petrosino Francesco Zichittella è costato un processo per diffamazione. A denunciarlo fu il candidato poi eletto primo cittadino: Gaspare Giacalone. Adesso, però, il giudice monocratico di Marsala Bruno Vivona ha sentenziato l’assoluzione di Zichittella. Soprattutto perché questi, in quel post, non accusò direttamente nessuno. Non fece, infatti, alcun nome.
Ciò nonostante, Giacalone si sentì comunque diffamato. A differenza degli altri candidati a sindaco: Ignazio Licata, Giuseppe Casano, Andrea Vanella e Giovanni Maniscalco. Il contestato post fu pubblicato sul gruppo facebook “Riprendiamoci Petrosino: il coraggio delle idee”. Nel processo, il sindaco Giacalone si è costituito parte civile. Sempre in quel “caldo” aprile 2012, Gaspare Giacalone sporse denuncia contro ignoti, lamentando la messa in moto, contro di lui, di una “macchina del fango”, con “attacchi, ingiurie e insulti gravi sul piano personale”.
Di questo procedimento, però, al momento non è dato sapere nulla. A difendere Francesco Zichittella è stato l’avvocato Nino Buffa, alla fine “soddisfazione” per l’assoluzione del suo cliente. [di A.P.]
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